Nel termine pavimentazione rientrano diverse tipologie che possono essere accomunate da un medesimo fenomeno: il cedimento, che puo’ avere diverse cause scatenanti
Per definire i cedimenti delle pavimentazioni occorre fin da subito comprendere la tipologia e la destinazione d’uso delle stesse, ovvero si possono avere pavimentazioni stradali, pavimentazioni industriali, pavimentazioni civili e pavimentazioni domestiche.
La caratteristica che consente di distinguerle, ovvero la destinazione d’uso, è al contempo motivo di dissesto; infatti, l’usura può essere una delle cause, basti pensare ad una pavimentazione industriale ad esempio soggetta alla movimentazione di macchine aventi pesi ragguardevoli.
Medesima riflessione per la pavimentazione stradale che può presentare un fondo sconnesso, provocato sì dall’usura ma anche, ad esempio, da una cattiva manutenzione o da un’azione dilavante dell’acqua.
Non solo, possono anche ricorrere cause anche legate a fenomeni esterni quali smottamenti, allagamenti, crescita incontrollata di radici in prossimità della sede stradale e non corretta regimazione delle acque.
Cedimento della pavimentazione stradale
Nel caso, invece, di un edificio civile il cedimento differenziale può essere imputato al terreno e al sistema fondazione-terreno che ha subito, nel corso della vita della struttura, un mutamento delle condizioni iniziali.
Nel caso di pavimentazioni esterne occorre stabilire se è necessario intervenire superficialmente o nello spessore, andando a ripristinare la stratigrafia al di sotto della pavimentazione.
Per valutare l’entità del cedimento occorso si può procedere con un rilievo con un livello laser, per stabilire la quota di abbassamento del livello stradale.
Nel caso invece di pavimentazioni interne occorre stabilire la causa del cedimento differenziale che può essere causato o da una diminuzione della capacità portante del terreno sottostante o da un cedimento fondale, ovvero sono mutate le caratteristiche intrinseche, come ad esempio le pressioni interstiziali, o da un gradiente termico.
Altro aspetto, non trascurabile, corrisponde alla tecnologia costruttiva con cui è realizzato il solaio di piano terra: solaio areato o adagiato su platea di fondazione o direttamente controterra.
Queste considerazioni portano a considerare l’ipotesi, prevista anche dalle NTC08, di indagare il piano fondale e in assenza di informazioni procedere ad un’indagine conoscitiva, come ad esempio una tomografia.
Utilizzo della tomografia in cantiere
Tra le situazioni che si delineano vi sono ad esempio i seguenti casi:
· → il sottofondo è stato realizzato con materiali non idonei;
· → il sottofondo è stato mal compattato;
· → il terreno di fondazione ha subito un processo di consolidamento che ha cambiato le sue proprietà;
· → vi è stato un incremento dei carichi, dovuto ad esempio al cambio di destinazione d’uso del locale;
· → è possibile che vi sia una dispersione di acqua (rottura di condutture), che implica un allontanamento dalle condizioni di equilibrio per il terreno.
Le soluzioni di intervento di consolidamento o rinforzo sono funzione della causa riscontrata in sede di sopralluogo conoscitivo e indagine strutturale, geotecnica e geologica.
Una tecnica classica usata per il consolidamento delle pavimentazioni è quello, noto in letteratura, come “Soil stabilization”. Tale soluzione prevede la stabilizzazione mediante l’aggiunta o iniezione di malta cementizia, di prodotti a base polimerica o fibrorinforzati
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