Con la variazione catastale, il cittadino comunica all’Agenzia del Territorio (ex catasto), delle modifiche effettuate nello stato di un immobile. I dati catastali (planimetria, identificativi, titolare del bene, toponomastica, etc.) possono essere modificati tramite la procedura DOCFA che va presentata agli uffici dell’Agenzia del Territorio (Catasto). Alcune modifiche possono essere anche effettuate gratuitamente direttamente dai cittadini presso gli uffici del catasto o con procedure informatiche sul sito dell’Agenzia del Territorio. La variazione catastale può servire in caso di modifiche della distribuzione interna di un appartamento o per una “esatta rappresentazione grafica”.

Quando fare una variazione catastale

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Serve per comunicare agli uffici dell’Agenzia del Territorio (Catasto) una modifica sopravvenuta in un immobile. Ad esempio in caso di ristrutturazione di un appartamento, di un ampliamento di una casa, etc.

Dopo degli interventi edilizi è obbligatorio procedere con la variazione catastale dell’immobile entro 30 giorni dalla fine lavori (altrimenti L’Agenzia del Territorio applicherà una sanzione).

I casi più frequenti in cui bisogna procedere con la variazione sono:

  • Per ottenere la conformità catastale prima di un rogito. Situazione spesso risolvibile con la causale “esatta rappresentazione grafica”.
  • Modifica della distribuzione di un appartamento dovuta ad una tipica ristrutturazione con spostamento di tramezzi. Ad esempio per la realizzazione di un nuovo bagno, l’eliminazione del corridoio, lo spostamento della cucina.
  • Frazionamento o fusione di unità immobiliari.
  • Cambio di destinazione d’uso. Ad esempio trasformazione di negozio in abitazione, box in cantina, soggiorno in cucina, etc.
  • Ampliamento per piano casa.
  • Creazione di nuove superfici come solai, soppalchi, terrazzi praticabili.
  • Modifica della toponomastica come indirizzo, nome del proprietario o altri dati presenti nella visura.

In generale la variazione catastale è richiesta in caso di interventi edili sugli immobili (variazione da effettuare entro 30 giorni) che comportano la modifica del classamento e della rendita catastale e prima di un rogito, quando il venditore si accorge di alcune difformità tra lo stato catastale e lo stato di fatto.

La variazione catastale è uno dei principali elaborati utili a richiedere il certificato di agibilità. Viene richiesto dallo sportello unico dell’edilizia prima di poter protocollare la “fine lavori”.

Approfondisci leggendo gli articoli sulla conformità catastale e sulla conformità edilizia. E’ molto importante conoscere questi argomenti prima di acquistare o vendere un immobile.

Come effettuare la variazione catastale

Variazione catastale

Pratica
Consegnamo il DOCFA agli uffici del Catasto

La pratica viene redatta da un tecnico abilitato (geometra, architetto o ingegnere) che, dopo aver rilevato lo stato di fatto, attiva la procedura DOCFA.

Il sistema è stato elaborato dall’Agenzia delle Entrate e prevede l’utilizzo di un software gratuito scaricabile dal loro sito istituzionale. Il tecnico dovrà inviare tramite internet, o consegnare direttamente agli sportelli, una planimetria catastale aggiornata ed un modulo compilato.

Il proprietario dell’immobile dovrà presentare il proprio documento d’identità, gli estremi dell’atto di provenienza e l’ultimo titolo abilitativo, autorizzazione o comunicazione (DIA, SCIA, CILA) con cui sono stati effettuati i lavori (utili a verificare la conformità urbanistica).

 

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Written by Studio Adriani

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