Dal 2016 il canone Rai viene inserito nella bolletta elettrica: ma quando è possibile non pagarlo? Ecco tutti i casi di esenzione in attesa di un decreto del MEF

 

1445408139-canoneraiLa Legge di Stabilità (Legge 28 dicembre 2015, n. 208) ha radicalmente modificato la disciplina sul canone Rai prevedendo da una parte la riduzione del suo importo (dai precedenti 113,50 a 100 euro) e dall’altra il suo inserimento nella bolletta della luce al fine di arginarne l’evasione.

Oggi quindi il canone Tv si paga presumendo che chi ha un contratto per la fornitura di energia elettrica detenga anche un apparecchio radio televisivo su cui paga il canone rai, a prescindere dall’utilizzo o meno e da quali canali vede.
Ma chi non ha la televisione cosa deve fare per evitare di pagare il canone Rai?
E quali sono i casi oggi previsti di esenzione?
Facciamo il punto della situazione per evitare di incorrere in sanzioni molte salate.

Canone Rai 2016 nella bolletta della luce

Il canone Rai è un’imposta sulla detenzione di un apparecchio radio televisivo che deve essere corrisposta da chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo.

Dal 2016 il pagamento del canone Tv avviene mediante addebito nella fattura per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica e in ogni fattura vengono addebitate le rate mensili scadute.
L’importo del canone – che è ridotto a 100 euro dal 2016 – è suddiviso in dieci rate mensili e solo per quest’anno il primo addebito avverrà nella bolletta di luglio; mentre, dal 1 gennaio 2017 dal mese di gennaio in poi bimestralmente.

L’importo del canone Rai verrà indicato nella fattura per la fornitura dell’energia elettrica con una voce distinta. Il canone deve essere pagato anche se non si guardano mai i canali Rai.

La principale novità per quanto riguarda la disciplina del canone Rai, così come riformata dallaLegge di Stabilità, riguarda la detenzione dell’apparecchio che si presume nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica. In sostanza, il canone è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora dallo stesso soggetto e dalla sua famiglia.

Ciò significa che il canone Rai si paga solo sulla prima casa e non sulla seconda.
In caso di immobile concesso in locazione, il canone Tv deve essere pagato dall’inquilino perchè detentore del televisore. Se nell’immobile affittato è presente un apparecchio non di proprietà dell’affittuario, egli è comunque tenuto al versamento dell’imposta in quanto detentore dell’apparecchio.

Esenzione canone Rai 2016

Abbiamo detto che da quest’anno la detenzione di un apparecchio televisivo da cui scaturisce l’obbligo di pagare il canone Tv si presume nel caso sia attiva presso un’abitazione un’utenza per la fornitura dienergia elettrica.
Ma chi sì attiva un’utenza per la corrente elettrica ma non un apparecchio radiotelevisivo cosa deve fare?

La legge di Stabilità 2016 ha previsto la possibilità per questi soggetti di presentare una dichiarazione allo sportello S.A.T. dell’Agenzia delle entrate con cui autodenuncia lamancata detenzione dell’apparecchio radiotelevisivo.
Questa dichiarazione deve essere resa nella forme previste dalla legge, rilasciata in particolare ai sensi del testo unico di cui al Dpr 445/2000: si attende però un apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che fornisca ulteriori delucidazioni.

La dichiarazione ha validità per l’anno in cui è presentata ed espone a responsabilità penale in caso di dichiarazioni mendaci.
Perciò chi dovesse dichiarare il falso potrebbe incorrere in sanzioni da Codice Penale.

Tra gli altri casi di esenzione dal canone rai 2016, la Legge di Stabilità ha previsto anche:

Esenzione canone Tv per anziani over 75 anni con reddito (proprio e del coniuge) non superiore a 8 mila euro annui (prima il limite reddituale era di 6.713,98 euro annui)

Esenzione canone Rai seconda casa sfitta.

Le regole per avere l’esenzione però – come si legge sul sito della Rai – saranno stabilite con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il ministro dello Sviluppo Economico.

Rimangono in vigore le fattispecie di esenzione dal pagamento del canone Rai previste negli altri anni, ossia:

Esenzione per ospedali militari, case del soldato e sale convegno dei militari delle forze armate

Esenzione per i militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze nato (in tal caso occorre scrivere al S.A.T. allegando la dichiarazione del comando da cui dipende l’interessato o un’autocertificazione che attesta l’appartenenza alle forze armate della NATO)

Esenzione per agenti diplomatici e consolari (sono esonerati solo se pagano il canone tv a patto che nel paese da loro rappresentato i nostri rappresentanti diplomatici ivi accreditati fruiscono del medesimo trattamento)

Esenzione per rivenditori e riparatori Tv (si tratta in tal caso delle imprese che esercitano attività di riparazione o commercializzazione di apparecchiature di ricezione radio televisiva).

Disdetta canone Rai per suggellamento

La Legge di Stabilità 2016 tra le tante novità riguardanti il canone rai ha anche cancellato la possibilità di non pagare l’imposta chiedendo la disdetta per suggellamento.

Cosa significa? Il contribuente fino all’anno scorso poteva compilare un apposito modulo e inviarlo allo sportello S.A.T. dell’Agenzia delle entrate con cui chiedeva il suggellamento del televisore: gli incaricati si recavano presso l’abitazione del contribuente richiedente e letteralmente impacchettavano il televisore in modo tale che non potesse essere più usato, come da richiesta, e quindi si poteva fruire dell’esenzione dal canone Tv.
Da quest’anno la disdetta per suggellamento non sarà più possibile.

Mancato pagamento canone Rai: sanzioni

Chi non paga il canone Tv e non è ancora abbonato può essere sottoposto a controlli in qualsiasi momento e nel caso emerga la violazione dell’obbligo viene redatto il verbale.
Il contribuente evasore è così soggetto a sanzione che può arrivare al massimo di 619 euro per ogni anno evaso e deve pagare il canone con la decorrenza accertata per ogni annualità non pagata.

Arretrati canone Rai

Recentemente è intervenuto il Governo a fornire alcune precisazioni.

Nel corso di un question time alla camera (interrogazione parlamentare n. 5-07743 dell’11 febbraio 201) sono stati chiesti per l’appunto al Ministero dell’economia e delle finanze precisazioni in merito alla recente modifica della disciplina del canone e alla possibilità emersa di far pagare eventuali arretrati del canone Tv grazie alla presunzione del possesso di un apparecchio televisivo, in base all’esistenza di un’utenza per la fornitura di energia elettrica.

A rispondere è stato il viceministro dell’economia e delle finanze, Enrico Zanetti il quale ha sottolineato che la dichiarazione del possesso della televisione non farà scattare i controlli negli anni precedenti.
Per l’Agenzia delle Entrate la presunzione del possesso opera a partire dal 2016 e non può quindi essere utilizzata per eventuali azioni di controllo relative a periodi precedenti, fatte salve le azioni di recupero già intraprese sulla base della normativa in vigore anteriormente alla legge di Stabilità 2016.

 

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Written by Studio Adriani

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